
Verso l’idea di un Workplace Rigenerativo
Etimologicamente parlando, la parla “rigenerare” significa “generare di nuovo”, recuperare forza, vigore, passata grandezza e dignità. È una parola che comunica una carica positiva, schietta, completa.
Associarla al mondo dell’ufficio e, più precisamente, alla parte più operativa dell’ufficio, significa ri-dare a quello spazio una connotazione di benessere soprattutto dal punto di vista psico-fisico e nelle relazioni professionali. Ri-generare l’ufficio seguendo quindi un approccio umano-centrico.
Uno studio francese, condotto da JLL (Jones Lang LaSalle) su un campione di oltre tremila lavoratori d’ufficio di oltre 10 paesi, ha fatto emergere la necessità, per i datori di lavoro, di dover ricorrere ad un approccio olistico che tenga come punto di riferimento il benessere fisico, sociale e mentale dei propri dipendenti, tutti aspetti che prima venivano rilegati alla sola sfera privata. La ricerca ha infatti evidenziato statistiche preoccupanti: l’home-working ha ridotto drasticamente i confini di worklife balance delle persone e ha creato nel 75% degli intervistati l’impressione di non riuscire a mantenere relazioni con i propri colleghi. La soluzione proposta è dunque perfettamente in linea con le esigenze dei lavoratori e con una cultura sempre più incentrata sulla persona e sul suo benessere. Essa prende il nome di workplace rigenerativo e si orienta verso quelle che saranno le priorità del lavoro del futuro.
Le necessità dei lavoratori
Il workplace rigenerativo si configura focalizzandosi sulla persona e basandosi sulle sue esigenze. Queste hanno però subito profondi cambiamenti nel corso degli ultimi anni e vanno pertanto definite in maniera accurata, onde evitare di sviluppare un ambiente lavorativo non adatto ai propri lavoratori.
Il primo aspetto da considerare è il “wellness before wealth”. In un sondaggio di Aprile 2022, promosso anch’esso da JLL, si è infatti scoperto che il fattore che più influenza la soddisfazione lavorativa è proprio il wellness: il 52% dei dipendenti si aspetta un sostegno per il proprio benessere e la propria salute generale, il 32% si aspetta un sostegno per la propria salute mentale e il 31% per quella fisica.
I lavoratori tendono poi sempre di più ad esigere maggior flessibilità, comprensione e sicurezza, andando così a prediligere una forma di lavoro che sia un ibrido tra quella più tradizionale, in ufficio, e l’home-working.
La ricerca mostra inoltre il ruolo fondamentale rivestito dai manager al fine di favorire lo sviluppo di nuove abitudini che favoriscano il benessere dei dipendenti. I manager devono infatti fare in modo che vi sia un clima di inclusione e di apprezzamento, anche e soprattutto durante il lavoro da remoto, che sia garantito un supporto a coloro che sentono di essere in difficoltà e che vi sia un allineamento degli obiettivi individuali e collettivi, in un’ottica di raggiungimento dello scopo comune.
Come sviluppare un workplace rigenerativo
Non esiste un’unica metodologia o un unico formato adatto a favorire lo sviluppo di un workplace rigenerativo. Si possono infatti prediligere determinati aspetti di design o di gestione dello spazio in un’ottica di varietà, comfort e versatilità, in maniera tale da incontrare i bisogni e le esigenze dei propri dipendenti.
Esistono però dei suggerimenti che permettono di definire le caratteristiche base di un buon ambiente:
- La salute e il benessere delle persone sono il più grande vantaggio che si può ottenere;
- Ascoltare i collaboratori permette loro di comunicare ciò di cui hanno bisogno per performare al meglio;
- Integrare i benefici del lavoro da remoto in ufficio garantisce una forma ibrida che aderisce maggiormente alle esigenze dei singoli;
- L’ufficio deve essere trasformato in uno spazio dedicato ai dipendenti, inclusivo, creativo e collaborativo, attento alle loro necessità;
- Bisogna creare una cultura aziendale incentrata sulla salute e sul benessere.
I vantaggi di promuovere un workplace rigenerativo
Il workplace rigenerativo abbraccia una logica win-win. Le persone che si sentono a proprio agio sia dal punto di vista fisico che da quello mentale e sociale, portano questo loro serenità nelle attività che svolgono, con un conseguente miglioramento dei risultati individuali, ma anche dell’organizzazione nel suo complesso. È infatti intuibile che un dipendente soddisfatto sia maggiormente motivato, efficace ed efficiente e, dunque, produca output qualitativamente e/o quantitativamente superiori.
A tal proposito si rende utile costruire, progettare e programmare spazi e ritmi che siano in perfetta armonia con i propri dipendenti e con le loro necessità (flessibilità, comfort, …), così da potenziare le performance aziendali e renderle sostenibili nel lungo periodo.